Mercé, diletti amici,
a tanto amor, mercé.
Udite or tutti del mio cor gli affanni;
e se voi negherete il vostra aiuto,
forse per sempre Ernani fia perduto.
Come rugiada al cespite
D’un appassito fiore,
D’aragonese vergine
Scendeami voce al core;
Fu quello il primo palpito,
il primo palpito
D’amor, d’amor che mi beň
Il vecchio Silva stendere
Osa su lei la mano
Domani trarla al talamo
Confida l’inumano.
Ah, s’ella m’č tolta, ahi, misero!
D’affanno morirň!
S’ella m’č tolta, ahi, misero!
D’affanno morirň!
D’affanno, d’affanno, d’affanno morirň!
D’affanno morirň!
D’affanno morirň!
Si rapisca ...
Sia rapita,
me in seguirci sarŕ ardita?
Me ‘l giurň.
Dunque verremo,
al castel ti seguiremo.
Quando notte il cielo copra
tu ne avrai compagni all'opra,
dagli sgherri d'un rivale
ti fia scudo ogni pugnale.
Vieni, Ernani, la tua bella
de' banditi fia la stella.
Saran premio al tuo valore
Saran premio al tuo valore
le dolcezze dell'amor dell'amor.
Saran premio al tuo valore
Saran premio al tuo valore
le dolcezze dell'amor dell'amor.
le dolcezze dell'amor
sě, dell'amor.
le dolcezze dell'amor
sě, dell'amor.
Saran premio al tuo valore
le dolcezze dell'amor.
Dell'esilio nel dolore
angiol fia, angiol fia consolator.
Oh tu che l'alma adora,
vien, vien, la mia vita infiora;
per noi d'ogni altro bene
il loco amor terrŕ, amor terrŕ.
Purché sul tuo bel viso
vegga brillar il riso,
gli stenti suoi, le pene
Ernani scorderŕ.
Oh, gli stenti suoi, le pene
Ernani scorderŕ.
Vieni, Ernani, la tua bella
de' banditi fia la stella.
Saran premio al tuo valore
le dolcezze dell'amor.
Saran premio al tuo valore
le dolcezze dell'amor.
Sě, le dolcezze dell'amor.
Oh tu che l'alma adora,
vien, vien, la mia vita infiora;
per noi d'ogni altro bene
il loco amor terrŕ, amor terrŕ.
Purché sul tuo bel viso
vegga brillar il riso,
gli stenti suoi, le pene
Ernani scorderŕ.
Oh, gli stenti suoi, le pene
Ernani, Ernani scorderŕ.
Ernani scorderŕ!…ecc.